Descrizione
Informazioni sul designer
Gino Colombini nasce nel 1915 a Milano, ove lavora tra il 1943 e il 1953 presso lo studio dell’architetto Franco Albini.
Assunto dal fondatore Giulio Castelli, entra in Kartell in qualità di direttore tecnico e vi resta fino al 1960. Disegna oggetti rivolti al quotidiano uso domestico.
Tra questi il secchio in polietilene KS 1146, i contenitori in plastica, lo spremiagrumi KS 1481, lo scolapiatti smontabile KS 1171/2. Ai quattro modelli viene assegnato il Compasso d’Oro nel 1955, 1957, 1959, 1960.
Progetta e realizza un mobile modulare, che alla struttura in tubolare metallico accoppia antine e ripiani in polistirene antiurto. Il sistema costituirà un archetipo nei confronti delle produzioni di mobili contenitori degli anni ’60 e ’70.
Gli oggetti del design di Colombini prodotti da Kartell valorizzano appieno il potenziale della materia plastica, esaltandone le peculiarità intrinseche nella definizione formale.
Informazioni sul produttore
L’azienda Kartell è stata fondata da Giulio Castelli nel 1949, e fin da subito muove i primi passi nella realizzazione di quel design che sarebbe diventato la bandiera del Made in Italy. Nel 1988 l’azienda è acquisita da Claudio Luti, genero di Giulio e Anna Castelli, che arriva dal mondo della moda. La sensibilità maturata alla Maison Versace unitamente all’amore per la perfezione e il gusto, conferisce una nuova vita al brand. Luti chiama a sé designer e architetti come Philippe Starck, Ron Arad, Antonio Citterio, Ferruccio Laviani, Piero Lissoni, Patricia Urquiola, Mario Bellini, Alberto Meda e Vico Magistretti, grazie ai quali nascono quei prodotti che diventeranno presto simbolo del marchio.
Nel 1999 è la prima azienda al mondo ad utilizzare il policarbonato per produrre oggetti di arredo. Il risultato è La Marie, una sedia completamente trasparente dal design moderno e minimale a cui segue la Louis Ghost, ancora oggi uno dei best seller di Kartell.